Filmeter.net celebra i primi 50 anni di James Bond

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    Era il 1962 quando l’agente segreto per antonomasia faceva il suo debutto al cinema. James Bond festeggia dunque 50 anni di onorata attività cinematografica che avrebbe reso più che orgoglioso il suo creatore, il romanziere Ian Fleming, scomparso nel 1964. Il sito Filmeter.net si unisce alle celebrazioni con la concomitante uscita nelle sale del nuovo titolo della serie, Skyfall. Grazie ad una sezione speciale dedicata all’agente 007, Filmeter.net consente di fare un viaggio a ritroso attraverso 50 anni, 23 film ufficiali e 6 attori, destinati chi più chi meno a rendere iconico quell’agente che preferisce il Martini agitato, non mescolato.

    Il primo, indimenticabile, scozzese purosangue, seduttore incallito, agente gentiluomo, è stato Sean Connery. Da molti ritenuto l’unico vero insostituibile James Bond, Connery si è calato nel personaggio per sei volte a cominciare dal film d’esordio Licenza di uccidere. Lo speciale di Filmeter.net non offre soltanto le informazioni basilari sulla scheda di questo film. Il vero valore delle celebrazioni si misura con l’intervento degli spettatori, di chi quel film l’ha visto al cinema o nel salotto di casa propria. Per esempio, dopo il quinto film intitolato Si vive solo due volte, Connery decise che così poteva bastare e i produttori ripiegarono su colui che diventò famoso come il meno famoso dei James Bond. L’apparizione di George Lazenby, attore e modello australiano, si riduce all’unico titolo Al servizio segreto di sua Maestà del 1969, considerato peraltro come uno dei migliori adattamenti cinematografici della serie. E anche in questo caso Filmeter.net dà la parola agli spettatori. È davvero così? Un buon film con un attore mediocre o erroneamente sottovalutato? Conoscere il parere di tutti attraverso i commenti diventa un appuntamento determinante.

    Dopo Lazenby, Connery fu convinto a tornare per Una cascata di diamanti e poi disse, una volta per tutte, “mai più”. Ed è esattamente da questo suo categorico diniego che dodici anni più tardi, nel 1983, il suo ritorno come 007 fu intitolato Mai dire mai, in quello che resta un film apocrifo, non facente parte dei 23 ufficiali, realizzato perché il coautore del romanzo Thunderball Kevin McClory vinse una causa contro la MGM e poté venderne i diritti per un rifacimento. Tornando all’inizio degli anni 70, il casting per il nuovo agente segreto premiò un uomo di grande fascino con alle spalle molti successi televisivi. Il britannico Roger Moore può contare su un grande numero di estimatori, per l’ironia con quale ha interpretato il personaggio in un arco di dodici anni per sette film. Anche da una colonna sonora può dipendere il gradimento di un film e, attraverso i commenti di Filmeter.net, diventa facile ed immediato manifestare elogi o disapprovazione per le musiche. Ad esempio, a dare il benvenuto a Roger Moore in Vivi e lascia morire del 1973 ci fu la mitica colonna sonora di Paul McCartney, mentre per il suo congedo con Bersaglio mobile del 1985 ci pensarono i Duran Duran.

    Avventura, ironia e leggerezza hanno caratterizzato il Bond di Moore, arrivato al suo ultimo film della serie forse un po’ troppo in là con gli anni, 57, per il personaggio. A succedergli il gallese Timothy Dalton, che senza infamia e senza lode, segna un periodo transitorio durante la fine degli anni 80 con due film, Zona pericolo e Vendetta privata. Ci vuole qualche anno prima di scovare il nuovo Bond e capire anche come stia cambiando la fruizione degli spy movies e in generale dei film d’azione. Ma per un personaggio come l’agente 007 è prima di tutto il carisma del suo interprete l’elemento imprescindibile. E Pierce Brosnan sarà ricordato da molti estimatori della saga come l’attore da connotati più conformi a rappresentare la spia di Ian Fleming. Con Brosnan, 007 riguadagna la predominante carica seduttiva e dal 1995 al 2002 ritorna di moda grazie a quattro film tra il kitsch degli anni 90, gli effetti artigianali e la nascente computer grafica, ma di crescente successo al box office. Oggi James Bond è biondo con gli occhi cerulei, ha un viso dai tratti spigolosi, ha un’ironia affilata ed è palestrato. Con Daniel Craig anche i film cambiano registro adeguandosi al taglio rustico e realistico dei prodotti d’azione ad alto tasso di spettacolarità. Craig è un agente di poche parole e molti fatti e quest’ultimo Skyfall, il suo terzo incarico, si appresta a diventare il più redditizio di tutti i 23 film della serie. E anche il 24° e il 25° potranno contare su di lui. Con i commenti e le recensioni di Filmeter.net aperte a tutti, a dispetto di quanto la critica abbia detto fino ad oggi, diventa finalmente possibile scoprire quali veramente siano i gusti degli estimatori di James Bond e quali titoli siano in cima alla lista delle preferenze del suo pubblico


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